Si raggiunge in auto il borgo medioevale di Boragni (si oltrepassa Calvisio e si prosegue prendendo il bivio per Orco), che vale la pena visitare in quanto praticamente "intatto" rispetto al passato
(suggestiva la "strada coperta"). Si segue la strada asfaltata per non più di 200 metri e si giunge al
bivio per il Muro di Boragni (paradiso dei rocciatori e degli appassionati di "free climbing"): si prende la stradina sterrata sulla sinistra sino ad incontrare il sentiero (segnavia un cerchio pieno rosso) che porta all'Arma Strapatente (attenzione alla deviazione sulla destra: due cerchi pieni rossi su altrettanti lastroni di roccia posti ad una cinquantina di centimetri l'uno dall'altro a circa mezzo metro dal terreno!) inerpicandosi in forte salita nell'ultimo tratto. L'Arma Strapatente è una grande caverna
, unica nel suo genere: è un lungo tunnel in discesa che congiunge i due versanti del Muro di Boragni. L'interno è ricco di grosse stalattiti e stalagmiti, nonchè di anfratti e piccole grotte.
A poche decine di metri sulla destra dall'uscitasi può ammirare la più
piccola "Grotta dei Balconi"
(visualizza
le fotografie).
Sugli speroni rocciosi posti nella parte alta della grotta,
raggiungibile da Orco attraverso la Val Nava, si può ammirare un "dolmen" in realtà un altare protostorico) che possiamo definire
unico in Liguria:
il luogo è veramente suggestivo e lascia immaginare le modalità di
vita dell'uomo preistorico che ha popolato una buona parte delle oltre
cento grotte e caverne del Finalese (
click sulle miniature a destra
per ingrandirle). L'immagine dell'altare mi è stata gentilmente fornita dal
Prof. Giuseppe Vicino, Conservatore del locale Museo
Archeologico.
L'Arma è stata dichiarata monumento nazionale. E' opportuno munirsi di una torcia elettrica
prima di addentrarsi all'interno della grotta, piuttosto buia
nei suoi punti centrali. Usare il massimo rispetto del luogo: ignoti
vandali hanno pressochè distrutto un cartello esplicativo posto
all'inizio del sentiero che conduce all'Arma.