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Castrum Perticae
 
Si parte da Perti Alta e si prende la strada asfaltata per Montesordo e Pian Marino. Si entra a destra in "Case in Valle", un piccolo nucleo di abitazioni ristrutturate recentemente poche centinaia di metri dopo la Chiesa dei Cinque Campanili, e si imbocca il ripido sentiero che porta alla meta della nostra escursione: il sentiero è contrassegnato da tre cerchi rossi pieni. Alla fine della breve ma impegnativa salita si giunge ad una deviazione sulla destra (attenzione a non mancarla: pur vicinissimo il "Castrum non è visibile dal sentiero)che porta quasi subito alla meta della nostra gita:
- "Castrum Perticae": del castello, che faceva parte, insieme al Castello di Orco ed al "Castrum Piae", delle fortificazioni di difesa del Marchesato Del Carretto, rimangono poche ma significative rovine; fu citato la prima volta in un diploma con cui Federico Barbarossa investiva della Marca di Savona Enrico il Guercio Del Carretto (10 giugno 1162), ma risale probabilmente a tempi molto anteriori (V-VI secolo?) quale rifugio dalle incursioni nemiche;
- Chiesa di S. Antonino: bella chiesetta romanica con decorazioni ad archetti; l'interno, dal quale si scende alla suggestiva cripta con il rustico altare primitivo ed al cunicolo, lungo una trentina di metri, presenta ancora affreschi comunque successivi alla costruzione ed è devastato con scritte e sporcizia dai visitatori; la chiesa meriterebbe una maggior attenzione da parte delle autorità competenti;

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Un altro itinerario che conduce al "Castrum" (meno impegnativo ma più "complicato") parte da Montesordo. Poche decine di metri dopo la Cappella di San Carlo si svolta a destra imboccando il sentiero che conduce a Pian Marino. Quasi all'inizio, subito dopo l'attraversamento del torrente, un sentiero sulla destra si inerpica ripido sulla collina. Alla sommità troviamo l'antro della Pollera, vasta grotta all'interno della quale sono state rinvenute una cinquantina di sepolture dell'Età dei Metalli. Dopo la visita alla grotta (attenzione: è pericoloso addentrarsi all'interno) si segue un sentiero (quasi inesistente) alla destra della caverna e si sale sino alla sommità dell'altura ove si incontra un  percorso contrassegnato da due rombi rossi vuoti. Si prosegue a destra e, dopo un chilometro o poco più, si arriva sino ad un altro sentiero (tre cerchi rossi pieni) che si imbocca sino a giungere alla sommità della Collina che sovrasta Case in Valle: si prende una deviazione sulla sinistra (la stessa descritta nel primo itinerario) e si giunge al "Castrum" ed a S. Antonino. Si scende poi sino  a Case in Valle e si arriva a Montesordo per la strada asfaltata (percorso affrontato il 9/11/2005).

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