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Finale Ligure 2005
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Castel Gavone

Castel Gavone, arroccato sulla collina sopra Finalborgo, è il castello più famoso del Finalese: la sua splendida ed unica Torre dei Diamanti (XV secolo), rivestita in pietra del Finale lavorata a bugne piramidali, è stata riprodotta su un francobollo della serie "I Castelli d'Italia", emessa alcuni decenni fa dalle Poste Italiane. L'impianto del castello risale al XII secolo, epoca dalla quale divenne la roccaforte e la residenza dei Marchesi Del Carretto, investiti Signori del Finalese dall'Imperatore. Il Marchesato fu fiero avversario di Genova, dalla quale fu incendiato nel XV secolo e poi bombardata dalla Caprazoppa e definitivamente distrutto nel 1715.
Il castello si raggiunge da Finalborgo passando per la Strada della Regina, costruita nel 1666 per facilitare il viaggio dell'Infanta di Spagna Margherita che, passando da Finale, Alessandria e Milano, doveva raggiungere Vienna per sposare l'Imperatore d'Austria.

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Castello di Perti

Del castello, posto sulla sommità della collina sovrastante le Case in Valle (sulla strada Perti Alta - Montesordo) rimangono solo poche ma significative rovine e tratti di mura nascosti tra la vegetazione.
Presumibilmente sorto come villaggio fortificato contro i Saraceni nel IX secolo (villaggio abbandonato dopo tre secoli), fece parte - con il Castello di Pia, di cui non rimangono tracce, e con il Castello di Orco - della cerchia difensiva del Marchesato Del Carretto per rendere arduo un eventuale attacco a Finalborgo. Nei pressi sorge la suggestiva Chiesa di S. Antonino, devastata purtroppo da visite quotidiane poco rispettose.


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La Fortezza di Castelfranco

La Fortezza di Castelfranco fu costruita dai Genovesi nel 1365, in seguito alla vittoria sui Marchesi Del Carretto, sull'altura del Gottaro: una posizione dominante su tutto il litorale, da Capo Caprazzoppa a Capo S. Donato. Fu occupato nel 1378 da Lazzarino I Del Carretto, ma Genova nel 1385, con manovre politiche, ne riaffermò il proprio dominio.
Rioccupato dai Marchesi Del Carretto nel 1391, venne restituito a Genova nel 1394, per destinarlo alla rovina, ma l'anno successivo il doge Antoniotto Adorno preferì infeudarlo ai Marchesi Lazzarino e Giorgino del Carretto piuttosto che demolirlo.
Nella guerra tra Galeotto e Giano Fregoso del 1447-48 i Genovesi distrussero la torre centrale, impossessandosi del castello che pochi anni dopo fu riconquistato da Giovanni del Carretto.
Demolito nella rivolta del 1558 contro il Marchese Alfonso, fu rioccupato dai Genovesi i quali nel 1564 lo rasero al suolo per ricostruirlo successivamente, diventando residenza del barone Beccaria, rappresentante imperiale, che nel 1602 lo consegnò alla Spagna.
Nel periodo di occupazione spagnola, il castello subì importanti trasformazioni e modifiche allo scopo di migliorarne l'intrinseca debolezza difensiva: a tal scopo tra il 1642 e il 1645 furono costruiti i forti di S. Antonio a nord e dell'Annunziata a est, congiunti con un unico recinto fortificato. Successivamente, tra il 1674 e il 1677, sotto la direzione dell'ing. Berretta, si rafforzò il forte dell'Annunziata e si costruì il forte di Lignì, proprio in cima al Gottaro.
Nel 1713 Genova, divenuta padrona del territorio del Finale, demolì tutte le fortificazioni edificate dagli spagnoli, con esclusione di Castelfranco, il quale rimase attivo fino al 1745, quando respinse l'attacco di quattordici navi inglesi. Dopo questo ultimo momento di gloria, la fortezza fu adibita prima a carcere e poi ad infermeria del reclusorio ed in seguito progressivamente abbandonato.
Dal 1938 il castello è di proprietà del comune di Finale Ligure che dopo la parziale demolizione degli anni '50 ha intrapreso una serie importante di interventi per il suo riutilizzo come sede di eventi culturali e di spettacolo. In particolare la Fortezza di Castelfranco riapre completamente al pubblico nei mesi estivi, quando è sede di manifestazioni, mostre ed avvenimenti culturali.


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