La Liguria, ed in essa il Finalese in particolare, abbonda di valli fossili nelle quali si possono trovare numerose caverne
quasi tutte di origine carsica. In queste cavità naturali avevano trovato riparo prima gli animali (fra i quali il gigantesco Ursus
Spelaeus, insieme a rinoceronti, bovidi, iene, felini primordiali ed altre specie oggi tutte estinte nella nostra penisola): ciò sino all'avvento
dell'uomo, che cacciò gli animali per eleggere gli antri a propria dimora: le cavità lo riparavano infatti da altri esseri ostili
e dai rigori dell'inverno. In esse le prime comunità umane svolgevano tutta la propria esistenza, dalla nascita alla morte ed alla
successiva tumulazione. Pur non avendo raggiunto la fama dei Balzi Rossi, nelle grotte finalesi sono stati trovati reperti in selce
e tombe del Paleolitico che attestano come la vita organizzata avesse raggiunto un grado di civilizzazione più che in linea con i tempi.
Il passo successivo fu organizzare la propria esistenza in luoghi elevati: sorsero così i "castellari", abitazioni trogloditiche
in luoghi difficilmente raggiungibili e difesi da vere e proprie muraglie di enormi lastre di pietra, di cui si possono trovare le tracce
sulla Rocca di Perti (Villaggio delle Anime), a Camporotondo ed in altre località del Finalese. In epoca storica le tribù del Ponente (i Liguri Sabazi
ed Ingauni di origine
celtica) dovettero cedere ai Romani: nel 181 a.C. la vittoria del
Console Lucio Emilio Paolo trasformò la zona in Provincia romana anche se la bellicosità dei locali permise di concludere il processo
solo intorno al 50 a.C. Nel Finalese la testimonianza più significativa della presenza romana è costituita dalla Via Julia Augusta, strada strategica in
quanto permetteva le comunicazioni tra l'Impero e i territori della Gallia e della Penisola Iberica: costruita nel 13 a.C., nel II secolo d. C.
il tratto che attraversa la Val Ponci presenta ancora cinque ponti di cui tre in buono stato di conservazione (si tratta dell'unico
esempio di architettura stradale in Liguria).
Nell'Alto Medio Evo il Finalese divenne la capitale del Marchesato del Carretto, passò poi a Genova, alla Spagna, alla Repubblica Francese ed infine allo Stato Sabaudo.
Nelle cinque pagine dedicate a questa
sezione cercherò di descrivere le zone più interessanti dotto il profilo
archeologico:
- le Grotte
- Camporotondo
- il Villaggio delle Anime
- i Ponti Romani
- la Necropoli Romana di Isasco