Fino a pochi anni fa la
provincia di Alessandria ospitava uno dei più bei gruppi di
Filiali della Banca Commerciale Italiana:
-
Alessandria, la Filiale storica Capogruppo con la piccola Agenzia 1 (l'ultima nata);
- Casale Monferrato, la Filiale storica più
importante della zona per l'industria ivi radicata;
- Tortona, posizionata al confine con la
Lombardia;
- Valenza, strategicamente inserita nel tessuto
industriale/artigianale orafo;
- Novi Ligure, al confine con la Liguria.
Nelle sei unità lavorative (cui si erano aggiunte le due
di Asti nella prima metà degli anni novanta) lavoravano
più di cento persone, contraddistinte da un forte spirito
di gruppo e da una notevole coesione di intenti. Un
ragguardevole valore aggiunto era allora costituito dai
pensionati, che frequentavano le Filiali per ritrovare i
vecchi amici e ricordare con loro i tempi passati: in
sostanza ci conoscevamo quasi tutti (in servizio e non) e
scambiarci le nostre osservazioni era considerato un
privilegio e non un fastidio. Tutto questo oggi non esiste
più: i pensionati, cui si sono purtroppo aggiunti gli "esodati",
vittime di una becera gestione aziendale, vengono
considerati dalla classe dirigente di Banca Intesa un
inutile peso (come del resto i dipendenti sono considerati
centri di costo e non persone), negli archivi delle
Filiali non esiste più alcuna traccia della loro esistenza e la cancellazione
di un passato che sembra particolarmente scomodo per il "cattolicissimo"
Bazoli (che non ha dimenticato i due "sgarbi" tentati
dalla Comit e depistati da Bankitalia), particolarmente
attento nella distruzione di posti di lavoro e di
professionalità, in particolare quelle della scomparsa
Banca Commerciale Italiana. Tuttavia noi esistiamo e vogliamo farci sentire!
Dopo aver dedicato i nostri migliori anni al servizio del
miglior Istituto di credito nazionale (tale era infatti
riconosciuto in Italia ed all'estero) ne abbiamo tutti i
diritti. A fine 2003 è nata l'ANPEComit che ci ha dato
modo di ritrovarci e di portare avanti le nostre battaglie! La
sezione di Alessandria, cui è dedicato questo sito,
comprende una cinquantina di persone accomunate dalla
tristezza causata dalla sparizione di un nome (quello
della Banca Commerciale Italiana) nel quale tutti
credevano, sia pure con inevitabili "mugugni", e nel quale
tutti si riconoscevano. L'alluvione del novembre 1994 ne
costituisce una chiara attestazione: tutte le Filiali
erano contraddistinte da uno spirito di collaborazione e
di sacrificio che oggi non esiste più.
L'indifferenza di Banca Intesa ha toccato il punto più
basso e spregevole: nonostante le assicurazioni fornite
solo un anno fa ha imposto la liquidazione del centenario
Fondo Pensioni, dissanguato dalla folle politica di
eliminazione di risorse umane, ed ha decurtato d'imperio i
trattamenti pensionistici, il tutto nonostante il parere
contrario dell'Organo di Vigilanza (la COVIP) e senza
neppure sentire i legittimi proprietari (i
pensionati) del Fondo stesso: possiamo ben dire che
l'arroganza del nuovo CEO (Passera attorniato da una
pletora di ex dirigenti delle Poste, a lui fedeli, e di ex
McKinsey, società di consulenza nella quale è nato) non ha
limiti, pur perseguendo, caratteristica tipica dei "consulenti",
politiche a breve termine caratterizzate da eccessivi
tagli di spese (leggi personale) e da obiettivi da
raggiungere ad ogni costo, che non portano crescita
durevole ma solo perdita di clientela e di quote di
mercato (gli utili derivano soprattutto da plusvalenze). Insieme
all'ANPEComit cercheremo di opporci: dopo un lungo
silenzio, finalmente i media (anche se tacciono ancora i
più importanti) stanno iniziando a dare risalto alle
nostre manifestazioni, unico mezzo che possiamo azionare
per far cambiare rotta a questa Banca senza pensiero e
senza rispetto
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